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Fiato sospeso per i tassi d’interesse

Attesa dei nuovi passi della Bce

Continua la discesa dei tassi sui nuovi mutui, in attesa dei nuovi passi della Bce la cui decisione per un possibile taglio dei tassi potrebbe arrivare il prossimo giovedì. Intanto, secondo il rapporto mensile Abi, il tasso medio scende a settembre 3,33% (dal precedente 3,59). Ma quale decisione prenderà la Bce relativamente ai tassi il prossimo 17 ottobre? I commenti degli esperti. "In una settimana senza importanti comunicati macroeconomici o decisioni di politica monetaria nell'Eurozona, il tasso Euribor a un anno è rimbalzato leggermente per poi stabilizzarsi, - nota Enrique Diaz-Alvarez, Chief Economist di Ebury, società fintech specializzata in pagamenti e incassi internazionali. -  I mercati stanno scontando un taglio dei tassi d'interesse di 25 punti base in ogni riunione della BCE almeno fino a metà del 2025. In assenza di nuove notizie, ci aspettiamo che i tassi scendano lentamente man mano che ci avviciniamo alla realizzazione di queste previsioni. Sebbene gli ultimi giorni siano stati tranquilli per i mercati dei tassi d'interesse dell'Eurozona, la prossima settimana dovremmo assistere a parecchi fuochi d'artificio. I due eventi mensili più critici per l'Eurozona avranno luogo a poche ore di distanza l'uno dall'altro giovedì prossimo: il rapporto flash sull'inflazione di ottobre e la riunione della BCE. Ci aspettiamo una forte volatilità dei tassi in quella giornata." "Nella riunione di ottobre, riteniamo che la Banca centrale europea (BCE) taglierà il tasso sui depositi di 25 punti base, dal 3,50% al 3,25%, - è convinto Konstantin Veit, Portfolio Manager di PIMCO. - Anche se in precedenza la BCE si era orientata verso un prossimo taglio dei tassi a dicembre, un quadro macroeconomico più debole ha probabilmente rafforzato la fiducia del Consiglio direttivo a sufficienza per deviare dalla traiettoria di tagli trimestrali dei tassi e fare la sua prima mossa al di fuori di una riunione caratterizzata dalle proiezioni dello staff dell’Eurosistema. La BCE probabilmente sottolineerà che le decisioni continueranno ad essere prese riunione per riunione, e il flusso di dati dei prossimi mesi deciderà la velocità con cui continuerà a rimuovere ulteriori restrizioni. Nel complesso, riteniamo che le valutazioni di mercato siano ragionevoli. Un altro taglio dei tassi a dicembre sembra probabile, e la valutazione di un tasso terminale di circa il 2% per la seconda metà del prossimo anno rimane coerente con le nostre stime sul tasso neutrale per l'area euro”. “In precedenza, avevamo sostenuto che la BCE avrebbe proceduto con cautela all'allentamento della politica monetaria alla luce di una crescita resiliente e di un'inflazione più vischiosa in seguito alla pandemia e allo shock energetico, - aggiunge Robert Lind, Economista di Capital Group. - Tuttavia, i rischi per la crescita stanno aumentando e le preoccupazioni per la persistenza dell'inflazione stanno svanendo. Secondo la nostra nuova visione, la BCE accelererà l'allentamento, con altri due tagli di 25 punti base del tasso di deposito quest'anno e poi con riduzioni continue fino a circa il 2% nel 2025. In precedenza, ci aspettavamo che la BCE tagliasse più lentamente per mantenere il tasso di deposito intorno al 2,75%-3% nel 2025. Non si tratta di un ritorno all'austerità del 2010, quando in Europa c'era un consolidamento fiscale sostenuto su larga scala; tuttavia in un contesto di crescita debole, anche un modesto inasprimento fiscale può aumentare i rischi di ribasso. Riteniamo che una politica monetaria più allentata dovrebbe contribuire a contrastare questo fenomeno”.

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