23 gennaio 2023
Una casa per cinque
Il colore blu
Il lavoro del progettista nell’ambito delle ristrutturazioni, intese come diversa distribuzione interna, riqualificazione energetica e interior design è un lavoro solo in parte di immaginazione; è soprattutto l’arte di elaborare i desideri del committente intrecciati con le caratteristiche architettoniche e strutturali dell’immobile, il budget, le tendenze del momento (non sempre realizzabili). E’ un lavoro d’ascolto, a volte di mediazione tra gli stessi committenti!
A parità di superficie, le esigenze di distribuzione degli spazi nell’appartamento di un single o di una coppia senza figli saranno molto diverse da quelle di una famiglia con dei bambini in crescita.
L’intervento qui rappresentato nel post operam doveva concretizzare le esigenze di una coppia di cinquantenni con tre figli, di una donna con tanti vestiti e molte scarpe a cui piace dilettarsi in cucina, di un papà che ama la tecnologia, di bambini con esigenze diverse per età e genere, di una famiglia con tanti amici da invitare a cena!
L’appartamento è ubicato in un immobile degli anni sessanta in cui non erano stati fatti interventi da più di quarant’anni, già prestigioso ma ormai antiquato nello stile e soprattutto obsoleto negli impianti idrici, del gas, elettrico e di climatizzazione estiva ed invernale.
Oltre alla demolizione e ricostruzione di diversi tramezzi, è stato necessario asportare tutta la pavimentazione ed i massetti sottostanti poiché la scelta della nuova pavimentazione è ricaduta su un bel parquet in rovere a plancia lunga e lo stato dei luoghi aveva parquet inchiodato nella zona giorno e nelle camere da letto e maioliche negli ambienti di servizio; per i nuovi bagni si è deciso di utilizzare il gres, ad eccezione di quello padronale e di quello per gli ospiti dove abbiamo proseguito con il parquet.
Le tre camere da letto hanno tutte accesso ad un bagno privato; quello della suite era molto grande, la committente ha rinunciato alla vasca a favore di una cabina armadio aggiuntiva, ha scelto colori neutri ma con un tocco di blu per lo scaldasalviette e il mobile con doppio lavabo; i due bagni adiacenti delle camere L2 ed L3 sono stati ricavati da un unico bagno esistente: uno dei bagni con pavimento piatto doccia e accessori neri, rivestimento bianco stile inglese con stuccature nere, l’altro con pavimento blu e rivestimento pop bianco arancio e blu con accessori arancio e porta blu. Per un quarto bagno nella zona di servizio, ricavato rendendo più grande la superficie di un piccolissimo wc, è stato scelto il giallo e sempre un tocco di blu per gli accessori.
Infine si poneva la necessità di un bagno per gli ospiti, un piccolo ambiente che potesse avere almeno wc e lavabo; in questo caso abbiamo dovuto inserire un motore per lo scarico, non sarebbe bastato un gradino per raggiungere le tre colonne esistenti: qui nessun rivestimento, pavimento in parquet e sanitari blu.
Gli infissi quasi tutti a bandiera sono stati sostituiti nelle zone giorno da grandi porte finestre scorrevoli (ovviamente il cambiamento di prospetto è stato sottoposto a SCIA a 60 gg. presso il Municipio di Competenza). Avendo a disposizione un’altezza sufficiente all’inserimento dei motori nei disimpegni, abbiamo scelto una climatizzazione centralizzata e una ventilazione meccanica controllata che garantiscono una condizione interna termo-igrometrica ideale anche con infissi a taglio termico. Il sistema domotico livello 3 assicura controllo anti-intrusione, controllo carichi, gestione comando luci, temperatura, scenari, controllo remoto, sistema diffusione sonora, rilevazione incendio, sistema anti-allagamento, rilevazione gas!
Passiamo ora al lato romantico: nell’originario appartamento avevamo trovato due bellissime e ampie “camere da bagno”, una delle quali in maioliche di Vietri blu! E’ stato questo il mood, colore che abbiamo voluto ripetere riportando un po’ di blu in alcuni ambienti: una parete blu scuro intenso per la camera da letto padronale con cassettiera laccata blu, una parete blu cobalto vivace per l’ambiente cucina, compresa la porta filomuro, dove tutto resta invece rigorosamente bianco, tranne la cappa in acciaio che scende sull’isola dal controsoffitto che illumina l’ambiente lavoro con numerosi punti luce.
Il colore dominante delle pareti della zona di rappresentanza è un old white della Farrow&Ball, con cornici bianche e battiscopa alto modanato ad accentuare il perimetro del soggiorno e della sala da pranzo-ospiti; i due ambienti sono separati da porte scorrevoli in vetro a tutta altezza, quelle tra pranzo-ospiti/corridoio/cucina sempre in vetro “inside doppia anta” da 160cm allineate, in modo da ricreare un ambiente unico tra cucina e pranzo ospiti una volta aperte.
Particolare attenzione è stata posta all’illuminazione di questi ambienti: sul tavolo da pranzo totalmente in cristallo sono stati posizionati due lampadari a sospensione Occhio Mito, diversi punti luce ad incasso Occhio Piano, una plafoniera diametro 100 (Big di Vibia) nella zona salotto proprio al centro dell’ampio finestrone fisso che si apre sul panorama della Valle del Tevere.
Elemento centrale della zona living è il Camino: in origine a legna con cornice decorativa in marmo, è stato trasformato in camino a gas metano in ferro e vetro incassato nella struttura in cartongesso che nasconde la parte impiantistica, la parte del basamento diventa contenitiva con sportelli il legno laccato bianco e piano in basalto.
I disegni qui riportati potranno aiutarvi ad immaginare il risultato finale.
Buon viaggio!!!
Arch. Sabina Morra sabina.morra70@gmail.com