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Guerra in Ucraina e mercato immobiliare

Le sanzioni alla Russia e le conseguenze sul mercato immobiliare

Le conseguenze della guerra in Ucraina sull’economia italiana si fanno sentire anche sul comparto residenziale. Infatti si sta verificando un rallentamento del numero delle trattative insieme ad una emergente incertezza, conseguenza della difficile situazione internazionale e alla lievitazione di costi. Inoltre, la guerra in atto ha già impattato con la perdita di clienti, russi ed ucraini.

L’allarme riguarda in modi diversi il mercato delle case nuove e delle case usate. Se infatti in quest’ultimo caso non si registrano aumenti di prezzo, ma casomai di tempi di vendita, dovuti all’attendismo delle famiglie nell’incertezza di intraprendere una spesa importante come l’acquisto di casa, il problema dei nuovi cantieri è proprio quello dell’aumento dei prezzi delle materie prime, esacerbato dal conflitto russo-ucraino. L’allarme è fortissimo rispetto ai prezzi dell’edilizia che sono cambiati rispetto al momento in cui si sono stretti i contratti, tra inflazione già in corso e guerra. Per fare un esempio, la fornitura di argilla per la fabbricazione delle piastrelle, che arrivava dall’Ucraina, è ora in affanno. Si registrano problemi di approvvigionamento anche di metalli e materiale per i serramenti, quindi anche chi si occupa del mercato privato è in difficoltà. A ciò si aggiunge il caro energia.

Tutto ciò comporta ritardi nei cantieri delle nuove costruzioni, aumento dei prezzi e totale incertezza su esiti del mercato residenziale per l’intero 2022.

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